Ce l’abbiamo fatta! Siamo arrivati a Natale.
Francamente, in questo periodo non ho molta voglia di fare lavori in giardino, anche perché di solito fa freddo, si spera che venga la neve (almeno un pochino, per stimolare lo spirito delle feste, anche se quest’anno purtroppo resteremo decisamente al’asciutto).
Quindi resto in casa e, come due settimane fa, vi propongo una decorazione per la tavola con il materiale che si trova direttamente in giardino.
In questo inverno, sto guardando le “cannette” (Arundo donax) con occhi nuovi e apprezzo la loro linearità ed eleganza: mi piacciono molto anche i colori, in alcuni casi ancora verde tenero per le canne più giovani e beige chiaro, simile al color corda, man mano che seccano.
Ho “raccolto”:
- canne di Arundo donax, scegliendo quelle di sezione abbastanza larga e tagliandole in tronconi corti; in alcuni casi ho cercato di conservare nel troncone una foglia, lunga lunga
- rami di Mahonia aquifolium, che in questo periodo assume un bellissimo colore porpora scuro, quasi nero
- foglie di Fatsia japonica
- rami di Cotoneaster franchetii con bacche
- rami di Viburnum tinus, con i mazzetti di fiori che stanno per schiudersi
Per creare la composizione, ho recuperato un contenitore rettangolare (il mio è di paglia verde, per creare una composizione praticamente monocromatica, appena accesa dalle bacche) e qualche candela (verde!) e, per legare, filo da giardino e cordino.
Ho avvolto a ricciolo le foglie dei tronconi di canna, fermandole con il filo verde da giardino. Poi ho nascosto il filo con una foglia di fatsia e ho usato la canna come portacandela.
Altri pezzi di canna sono stati usati come portafiori, infilando nella cavità i rami delle altre piante.
Ho composto il tutto nel cestino di paglia, tenendo ferme le canne con sassi.
Dato che mi era avanzato molto materiale, ne ho fatto dei segnaposto con la stessa tecnica, infilando semplicemente dei rami nelle canne e completandoli con un cartellino con il nome della persona.
Scusatemi per le foto, ho lavorato in cucina (e si vede)
Spero che questa idea vi piaccia, e che vi stimoli ad andare fuori, a recuperare materiale apparentemente inutile.
Se poi avete un po’ più manualità di me, potete elaborare praticamente all’infinito.
Questo post partecipa all’iniziativa promossa da Aboutgarden, L’ortodimichelle e Giatosalò
Natale al VERDE
In linea con il periodo che stiamo vivendo, la creatività è di scena con inedite e originali proposte di tanti blogger per un progetto davvero al passo con i tempi!
partecipano con me:
Abourgarden Blossomzine blog Cakegardenproject Capo Verde GiardiNote Giardino Metropolitano Giato Salò Home Refresh Kokedama & Co La Vie en Rose de Sami L'orto dei colori L'orto di Michelle Madreselva studio di progettazione Orti in progress Pane, amore e magia - diario di una Heidi moderna, e più figa Passeggiando in giardino 4 Piedi & 8.5 Pollici Quattro toni di verde Salvia e Rosmarino Ultimissime dal forno Ultimissime dall'orto Un giardino in diretta 25mq-di-verde Vivre Shabby Chic
Bella idea, soprattutto quella di utilizzare alcune piante che ormai passano in maggioranza attraverso l’indifferenza generale, vedi la mahonia… forse perché negli anni 60-70 ha invaso i giardini e in molte zone è diventata un’infestante. Trovi sempre un modo poetico per guardare con occhi nuovi. Un abbraccio!
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Come al solito, quando arrivi in un nuovo posto finisci con trovarti in giardino delle piante che magari non avresti scelto ma non puoi mica toglierle, e rischiare di ucciderle, no? così ho imparato ad apprezzare la Mahonia aquifolium (ma non la M. media, che considero orrenda e sgraziata) e la Fatsia o Aralia, adesso non so più come la chiamano. Non sono portata per i sempreverdi, quindi di solito non li scelgo, ma quando “mi capitano” mi rendo conto del loro valore. Di questo passo, finirò per apprezzare le conifere!
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