L’inverno è una stagione impietosa, mette in luce ed evidenzia tutti i difetti e le mancanze di una progettazione, senza farsi distrarre dalle fioriture. È quindi un ottimo periodo per studiare il giardino con occhio critico e individuare le aree in cui fare interventi, più o meno grandi, sulla struttura.
Ricordo, anni fa, una visita invernale insieme ai soci A.Di.P.A. alla Tenuta Banna: un ottimo esercizio di studio e lettura della struttura di un giardino con alcune zone formali che venivano messe in evidenza dalla brina e dalla mancanza di foglie.

In un angolo, però, c’era un calicanto in fiore, per allietare il cuore, la vista e l’olfatto dei visitatori.
Il calicanto, Chimonanthus praecox, è un grande arbusto, o piccolo albero, a cui sono molto affezionata perché mi ricorda un esemplare nel giardino della casa dei miei nonni nel Biellese. E’ messo in una posizione abbastanza infelice, in una striscia in ombra parziale che, soprattutto in inverno, riceve i raggi del sole solo per una o due ore.
Di solito io vado in quella casa in estate, ma un anno (non ricordo perché) ci sono andata in inverno. Ed ecco la magia: il calicanto era tutto fiorito!

Così ho capito quale deve essere la sistemazione migliore per un calicanto: possibilmente esposto a Sud e vicino a una porta oppure a una finestra, in modo da invitare a godere i tiepidi raggi di sole e le ondate di profumo dolce e inebriante.
Un brevissimo inciso “ecologico”; assicuratevi di avere in giardino piante con fiori e bacche in tutte le stagioni, e non solo in primavera ed estate: quelle invernali in particolare saranno utilissime ai pochi insetti non in letargo o uccelli che non sono migrati.
Ed ecco la mia proposta per un angolo invernale:
Un calicanto, delle Bergenie, alcune piante di Arum italicum,
e, naturalmente, una panchina per crogiolarsi al poco sole, con una tazza di tè.

Ricordatevi: il calicanto è una pianta molto longeva, che può ringiovanirsi con nuovi polloni basali.
Inoltre produce in estate dei semi marroni e legnosi, raccolti in fiaschette: se volete cimentarvi nella semina, sottoponeteli ad un periodo di vernalizzazione, oppure seminateli in vasetti singoli che lascerete all’aperto per tutto l’inverno.
Buon lavoro!
