Questa è la prima pagina relativa alla pianta del mese e ne approfitto per dare alcune indicazioni generali.
Non riporterò le classiche informazioni botaniche (famiglia, specie, descrizione, dimensioni, forma delle foglie e periodo di fioritura) e tecniche e indicazioni di coltivazione di base (come e quando potare, piantare, seminare o fare talee) se non allo scopo di introdurre le informazioni che mi preme dare.
Voglio quindi evitare il solito doppione di dati tecnici, che si trovano dappertutto e concentrarmi su esperienze ed opinioni personali.
Essendo personali, quindi, sono soggettive e discutibili.
Siete liberi di avere un’opinione diversa e di considerare le piante che ho scelto brutte, noiose, banali.
Per cominciare ho infatti focalizzato l’attenzione proprio su piante “banali” nel senso che sono relativamente diffuse e mediamente facili da coltivare.
La scelta del mese è ovvia : ogni mese vi presenterò una pianta particolarmente bella e interessante in quel periodo. Proverò anche a suggerire o dare qualche spunto per accostamenti, in giardino o in vaso.
Lo spazio dei commenti è ovviamente aperto alla condivisione di esperienze personali, proposte di altri accostamenti, suggerimenti e correzione di errori o imprecisioni (questi spero pochi).
Quindi, cominciamo.
Chaenomeles japonica, speciosa, x superba (Rosaceae)
Tutte le piante che fioriscono a fine inverno hanno per me un fascino speciale. Le notti sono ancora fredde ma durante il giorno il sole comincia a scaldare ed è piacevole stare fuori.
Marzo è un mese in cui l’arrivo della primavera è evidente : tutto comincia a muoversi, le gemme si gonfiano, qualche seme audace comincia a germogliare e spuntare dalla terra, insetti e uccelli cominciano a darsi un gran daffare.
Noi convenzionalmente marchiamo l’inizio della primavera all’Equinozio, mentre i Cinesi considerano che la stagione inizi all’inizio di Febbraio, sia centrata nell’Equinozio e termini all’inizio di Maggio. Sono convenzioni, è vero, ma è anche vero che molto spesso la primavera si sente in modo inequivocabile già a Febbraio, soprattutto se l’inverno è stato benedetto da abbondanti nevicate.
Ed ecco che il Chaenomeles, il Cotogno del Giappone, fiorisce.
Come tutte le piante a fioritura precoce, questo avviene prima dello spuntare delle foglie, quindi i fiori sono particolarmente evidenti sui rami nudi, di un marrone scuro quasi nero.
La pianta ha un portamento un po’ disordinato, con rami intrecciati, ma una leggera potatura, che ovviamente deve essere fatta al termine della fioritura, permette di avere una fioritura meglio distribuita.
Ho letto di una tecnica di coltivazione del Chaenomeles, adatta agli esemplari posizionati contro una parete o un graticcio, che tramite una accurata potatura favorisce la crescita “appiattita” e allargata. Questo dovrebbe stimolare non solo la fioritura ma l’aspetto estetico complessivo della pianta.
Io personalmente non ho ancora trovato tempo per provare, ma vi passo questa informazione perchè credo che valga decisamente la pena di fare l’esperimento.
Il Chaenomeles è un bell’arbusto di poche pretese, che offre due momenti interessanti: apppunto l’inizio della primavera, quando fiorisce, e l’autunno quando i frutti maturano e diventano delle bellissime cotogne gialle molto profumate.
Alcune varietà producono frutti più grandi e gialli, altre più piccoli e verdastri; i primi sono molto profumati e io li raccolgo, li porto in casa e li lascio in una ciotola su un tavolo o vicino ad un termosifone per apprezzarne l’aroma (prima o poi marciranno, ma a quel punto li si butta nel compost).
L’esposizione ideale è quella ben soleggiata in inverno, in modo da stimolare una bella fioritura e parzialmente ombreggiata in estate, per ridurre le esigenze di irrigazione e mantenere il terreno più fresco.
Va quindi benissimo un’associazione con un grande arbusto o un piccolo albero deciduo dalla chioma allargata, possibilmente con fioritura più tardiva oppure fogliame interessante.
Un accostamento da provare potrebbe essere ad esempio con un Acero giapponese, in modo da evidenziare e giocare con i riferimenti al Giappone; però magari fermatevi prima di mettere una lanterna in pietra, a meno di non voler davvero creare un giardino giapponese.
Se poi, alla base dei due arbusti, si creasse un tappeto di bulbi autunnali e di fine inverno e una tappezzante da ombra (ciclamini, bucaneve, crocus, Vinca minor) credo che il gruppo sarebbe perfetto.
Le varietà che mi piacciono di più sono due: Cameo e Nivalis.
Cameo ha dei bellissimi fiori semidoppi di un rosa antico (appunto il rosa del cammeo), mentre Nivalis, come dice il nome, ha dei fiori semplici bianco puro.
Sono due bellissime varietà, diverse dalla tipica Crimson&Gold, con fiori rosso corallo, che si trova comunemente.