Da sapere …

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A rigore c’entrerebbe poco con il mio sito, ma riporto il link a questo post molto ben documentato per alcuni motivi:

 

– tutti noi mangiamo (anche i giardinieri…) e la consapevolezza sul cibo dovrebbe essere il punto di partenza per ciascuno

– gli appassionati di piante, ornamentali o alimentari, spesso si occupano anche della loro riproduzione, in particolare la semina; qui viene affrontato un argomento molto specifico, gli OGM nelle coltivazioni agricole, ma sono ormai in atto da anni azioni e pressioni da parte di aziende produttrici di sementi, sia commerciali sia di lobby verso i legislatori, per controllare, ridurre, standardizzare, la disponibilità di semi e piante sul mercato, non solo alimentare

– di solito la disinformazione (a volte voluta) viene adottata per impedire reazioni del pubblico fino a misfatto avvenuto, cioè decisioni e normative che, ammantandosi di obiettivi a difesa della salute dei consumatori, hanno come unico effetto la drastica riduzione della diversità di piante disponibili, in particolare le specie botaniche o le varietà antiche, o la reclusione dei piccoli produttori in nicchie che assomigliano molto a riserve indiane, e tutti noi sappiamo come sono finiti gli indiani…

– anche il nostro piccolo paradiso, il nostro bel giardino, è inserito in un contesto, è circondato da altre coltivazioni, il vento, gli insetti, l’acqua, non si fermano alle barriere segnate da un confine catastale o da una recinzione; e come possiamo pensare di difendere un “giardinare” al naturale se non ci preoccupiamo di quello che succede intorno?

 

 

Meditate, gente, meditate

http://www.erbaviola.com/2014/06/26/il-mais-mon-810-ogm-coltivato-illegalmente-in-italia-quali-conseguenze.htm

 

Ovviamente ringrazio Erbaviola per questo post!