Per la nostra tradizione, in questo periodo inizia davvero la stagione invernale, per quella cinese siamo a metà dell’inverno, che dura da inizio Novembre fino a inizio Febbraio.
Indipendentemente da quando inizia, questa data è astronomicamente e psicologicamente molto importante perché rappresenta il momento in cui la Terra è al punto più lontano della sua orbita intorno al Sole e sta per iniziare il percorso di riavvicinamento.
Periodo di buio, quindi, di chiusura in noi stessi.
Io ne approfitto, e mi ricollego al post del periodo precedente (Ta Hsue), per “lavorare in casa”, immaginare e proporvi una piccolissima foresta edule, da posizionare in un angolo del giardino.
Se siete interessati all’argomento, che è meraviglioso e ricchissimo di spunti, sia di progettazione sia ecologici, potete fare riferimento alla (scarsa) letteratura disponibile (*).
Se invece volete solo un’idea da elaborare a vostro piacere, ecco qui la mia proposta.
Parto da una delle piante che ho posizionato nel nuovo filare, e in particolare l’Amelanchier lamarckii.
E’ un arbustone (o piccolo albero) che mi piace molto perché possiede tante caratteristiche a dir poco pregevoli:
- cresce velocemente,
- non ha particolari requisiti di acidità del suolo,
- sopporta anche terreni con drenaggio non perfetto,
- si copre in primavera di una massa di fiori bianchi
- a cui seguono in estate grappoli di bacche viola scuro letteralmente squisite,
- come se non bastasse, le foglie in autunno assumono uno stupendo colore rosso fuoco.
Vi piace?
Ebbene, oltre a piantarlo secondo il canonico filare oppure in un gruppo, perché non immaginare un’aiuola basata sui criteri del bosco edule?
Il concetto è quello di creare una combinazione di piante, ispirata alle associazioni a più livelli tipiche dei boschi di latifoglie, in cui si cerca di massimizzare la produzione di cibo (è implicito, ma vale la pena esplicitarlo: cibo per umani perché gli altri animali sono decisamente più efficienti di noi).
Trattiamo l’Amelanchier come livello intermedio della nostra “micro-mini-foresta” da associare ad un albero e ad arbusti e piante erbacee, caratterizzate o dal fatto di produrre frutti o foglie commestibili, oppure di essere di supporto all’impollinazione e alla fertilità del terreno.
Ho immaginato uno spazio quadrato di 5mt di lato; può essere l’angolo del giardino oppure un’aiuola centrale; nel primo caso si può usare la recinzione per sostenere una pianta rampicante, nel secondo invece sarà necessario costruire una struttura di sostegno, una pergola rudimentale.
Nella proposta le piante commestibili sono:
- un melo
- il nostro Amelanchier
- un gruppo di tre lamponi
- un altro gruppo di piccoli frutti, ad esempio uva spina o ribes
- la vite (o l’Actinidia- in questo caso è indispensabile scegliere una varietà autofertile come Actinidia arguta ISSAI, che produce frutti piccoli, dolci e che si mangiano completi di buccia)
- come coprisuolo piante da foglia: atreplice, levistico, broccoli, valeriana, spinaci
Sempre come coprisuolo, a riempire tutti gli spazi, altre piante principalmente di supporto, anche se in realtà sono commestibili:
- melissa- per attirare insetti e tenere sotto controllo i parassiti
- tarassaco- radici fittonanti, per migliorare la tessitura del terreno
- trifoglio- fissatore di azoto
- aneto (o finocchio o menta o erba cipollina)- controllo parassiti
Dato che è indispensabile accedere alle piante, per cogliere foglie o frutti, ricordatevi di creare un piccolo sentiero che attraversi la vostra aiuola e di lasciare libero uno spazio almeno su due lati.
E state attenti alle distanze di impianto: ho indicato almeno 2,5mt fra l’albero di mele e l’Amelanchier. Esistono moltissime varietà di meli fra cui scegliere, anche di taglia piccola in modo da non entrare troppo in competizione con l’altra pianta; la scelta è dettata principalmente dal gusto personale e dal desiderio di consumare subito i frutti oppure conservarli per l’inverno.
Attenzione anche all’esposizione: cercate di esporre il fronte del vostro gruppo, con gli arbusti più piccoli e le piante erbacee, verso il lato più soleggiato.
Allora? E’ vero che non vedete l’ora che finisca l’inverno per piantare la nuova aiuola?
(*) letture che vi consiglio sulla foresta edule:
- “How to make a forest garden”, indicato nella pagina Top 10
- una guida molto semplice interessante “Plant Guilds” di Bryce Ruddock, contenente diverse proposte di associazioni -> (download gratuito qui https://midwestpermaculture.com/2013/04/plant-guilds/
- “Integrated Forest gardening. The complete Guide to Polycultures and Plant Guilds in Permaculture Systems” di Wayne Weiseman, Daniel Halsey e Bryce Ruddock