FEBBRAIO – Magnolia

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Magnolia x soulangeana (Magnoliaceae)

Ho pensato di scrivere di questa pianta, dalla tipica fioritura primaverile, in inverno perchè una mattina di gennaio, quando finalmente il tempo atmosferico ha deciso di fare il suo dovere, aprendo le finestre ho visto la pianta nel mio giardino tutta bianca di brina.

L’inverno è una stagione molto utile e interessante, perchè permette di osservare la struttura delle piante senza farsi distrarre da foglie o fiori. Ma quando, come in questo caso, una densa galaverna ricopre tutto di piume bianche, il giardino si trasforma nel regno delle fate. Soprattutto se nel corso della giornata il sole fa brillare ogni cosa come un velo di diamanti.

Qualche giorno dopo, finalmente, è arrivata la neve e ho potuto osservare l’enorme differenza fra le due situazioni: la galaverna, con i suoi sbuffi di ghiaccio, evidenziava tutti i contorni e le forme, mentre la neve ammorbidiva e mascherava un po’ tutto.

Per il solo obiettivo di studiare un giardino in inverno (e unicamente per quello) il tempo secco o la galaverna sono meglio di una nevicata.

Non mi soffermo troppo sulle caratteristiche di questa Magnolia; è troppo nota per fornire l’ennesima descrizione delle sue foglie e dei fiori.

Ricordo solo che è una delle varie Magnolie a fioritura primaverile, con grandi fiori a tulipano e, in seguito, belle e grandi foglie ovali verde medio. Alcune varietà hanno il fiore bianco rosato, altre di un rosa più carico.

Voglio solo fare alcune osservazioni: un esemplare maturo è un piccolo albero dal portamento allargato, che può comodamente raggiungere un’altezza e una larghezza di 4-6 metri; quindi quando la piantate ricordatevi sempre di valutare gli spazi e non fatevi ingannare dal piccolo esemplare in vaso che vi siete portati a casa da una fiera perchè vi siete innamorati dei suoi fiori.

Ha una bella struttura, molto ramificata, e spesso i rami assumono un andamento ricurvo, creando una zona ombrosa e fresca vicino al tronco.

Non ha bisogno di potature, al più di tagliare eventuali rami morti o troppo bassi, in modo da favorire luce e aria per le vicine che avrete deciso di accostarle.

La corteccia è liscia e scura, interessante al tatto, soprattutto quando a fine inverno, le gemme fiorali cominciano ad ingrossarsi e ad assumere un aspetto vellutato.

Dato che fiorisce in primavera, un accostamento relativamente facile ma di sicuro effetto è quello di crearle un cuscino fiorito.

Alla base della mia Magnolia io ho piantato molti esemplari di Iris barbata, in una varietà a fiori gialli e viola, alcune Peonie erbacee a fiore rosa scuro e, per estendere l’interesse nella stagione, alcune piante di Echinacea purpurea.

Sto piantando anche diversi esemplari sparsi di Vinca minor, con la speranza che si estenda come tappezzante e mascheri un po’ la pacciamatura di corteccia, in particolare nella zona di ombra fitta più vicina al tronco.

Magari il prossimo mese, descrivero’ tutta questa zona intorno alla Magnolia, dove ho cercato di concentrare soprattutto piante a fioritura primaverile (Aprile-Maggio)