Exochorda macrantha The Bride (Rosacee)
Di nuovo una Rosacea, ma sono le mie preferite quindi, soprattutto nei mesi di fioritura è quasi scontato che mi venga voglia di scrivere di loro.
E’ una bella pianta arbustiva, dal portamento allargato ed elegante, con rami scuri da cui spuntano belle e sane foglie ovali verde medio e in Aprile-Maggio stupendi fiori bianco neve.
I boccioli sono delle palline bianchissime che sembrano voler esplodere da un momento all’altro e, quando lo fanno, si aprono in bellissimi fiori semplici, a cinque petali con evidenti stami centrali, dai petali così “densi” e corposi che vien voglia di mangiarli.
C’è anche una bella capsula di semi, che nella forma ricorda quella dell’Euonymus, ma purtroppo è verde e si mimetizza fra le foglie.
Io ho un rapporto di amore e dispetto, perchè non si può dire odio, con l’Exochorda perchè tutte le volte che la vedo fiorita me ne innamoro di nuovo ma quando penso a come usarla sono in difficoltà.
Ad eccezione del momento magico della fioritura, infatti, questa pianta tende a scomparire, perchè non ha nessuna evidente caratteristica che la faccia spiccare nel contesto.
D’altra parte non è proprio una nanetta: può arrivare comodamente ai 2 metri di altezza e 1,5 di larghezza. In un giardino quindi è importante trovarle una sistemazione in bella evidenza in primavera ma associata ad altre piante colorate negli altri periodi dell’anno a cui possa servire una quinta verde.
Ad esempio può essere usata in una zona di un’aiuola insieme a bulbi precoci (bucaneve, crochi e narcisi), ai meravigliosi mughetti che fioriscono nello stesso periodo e ne richiamano il colore, e un tappeto di Geranium macrorrhizum, con foglie scure e fiori di un intenso color magenta a partire dalla fine di maggio. Se poi si vuole aggiungere qualche pennellata alta e leggera, si possono inserire alcune piante di Gaura lindheimeri, a scelta quella a fiore bianco oppure quella a fiore rosa scuro e foglie rosse: la Gaura spunterà in mezzo ai Geranium e ai rami dell’Exochorda dando movimento all’insieme.
Ultima nota di tipo colturale: predilige terreni fertili e profondi, in cui possa sviluppare e affondare le radici, esposta al sole o in mezz’ombra, è molto rustica e non particolarmente soggetta a malattie.
Unica difficoltà: le radici si devono allargare bene all’impianto perchè altrimenti tendono ad arrotolarsi su se stesse e a strozzare la pianta.
Facile quindi da coltivare e stimolante nelle associazioni.