Ovviamente, per smentire, come sempre, le previsioni, questo periodo inizia in modo molto diverso dal nome che lo contraddistingue.
“insetti eccitati” infatti corrisponde a un tempo di sole, di esplosione del risveglio della primavera, in cui i primi boccioli e l’uscita dal letargo degli insetti sono sincronizzati, in modo da garantire quel meraviglioso scambio cibo <-> impollinazione che è la magia dell’evoluzione coordinata fra regno animale e regno vegetale.
Così, stamattina mi sono svegliata con la neve che cadeva in fiocchi pesanti e bagnati sui boccioli appena accennati dei prugni, sui narcisi e sui chaenomeles in piena fioritura e sui primi accenni di nuova vegetazione degli hemerocallis.
Immagino, quindi, che anche gli insetti siano rapidamente ritornati a nascondersi, in attesa di tempi migliori.
Comunque, non durerà e nei prossimi giorni il sole farà sciogliere la neve in preziosissima acqua nel terreno.
Voglio quindi dedicare questo post, come avevo previsto, a una pianta a fioritura precoce, che io amo moltissimo, la Spiraea thunbergii e a qualche suggerimenti di utilizzo in giardino o sul terrazzo.
Mentre nel post precedente avevo proposto delle fioriere da balcone, questa pianta ha bisogno di spazio; può vivere in vaso, ma la sua forma e le sue caratteristiche estetiche la rendono più adatta a gruppi più ampi.
Questa, come tutte le Spiree a fioritura primaverile, ha fiori bianchi, anzi è di solito la prima a fiorire, anche a febbraio nel caso di inverni particolarmente miti; stranamente quest’anno il caldo si è concentrato in gennaio, mentre le nostre spiree dormivano serenamente, e le temperature un po’ più rigide di febbraio hanno rallentato il loro risveglio.
Quando è in piena fioritura, questa Spirea è una cascata di spuma bianca, ma è bellissima anche dopo, perché ha foglie lunghe e strette, molto eleganti, e sui rami arcuati mantengono l’impressione di una cascata, questa volta verde. Esiste anche una sua cugina, la Spiraea cinerea (o x arguta) Grefsheim, di taglia un po’ più piccola, foglie un po’ più grandi e di un tono leggermente più glauco. Entrambe, in autunno, assumono un colore giallo-arancio.
Per mettere in evidenza questa caratteristica, è quindi indispensabile avere un esemplare singolo, oppure un piccolo gruppo, ben isolato da altre piante della stessa altezza.
Se lo spazio lo permette, una quinta scura, sempreverde, magari di Viburnum tinus, farà spiccare i colori della Spirea, mentre alla base peonie erbacee e tulipani estenderanno il periodo di fioritura e useranno a loro volta la spirea come sfondo verde.
Nell’immagine, ho inserito una peonia a fiore bianco e un tulipano dal delicatissimo tono rosa, ma naturalmente, dato che sul bianco e sul verde “va bene tutto” potete scegliere qualunque colore preferite. Tenete conto del fatto che la spirea fiorirà prima, e se fate coincidere peonie e tulipani, avrete un periodo di fioritura di due mesi. In alternativa, anche le Iris barbate sono perfette, con i loro colori pieni e densi e le foglie elegantissime, in argento, a contrastare la leggerezza delle foglie della spirea. In ogni caso, lasciate un ampio spazio davanti all’arbusto, per permettere l’effetto “cascata” senza nascondere le piante in primo piano.
Io non amo molto “strafare”, quindi preferisco creare dei gruppi con un periodo di interesse, al massimo due, ma ben definiti e pieni, piuttosto che una punteggiatura continua di fioriture che renderebbe necessario avere pochi esemplari di tante specie diverse, diluendo così l’effetto di ogni singola pianta. Meglio concentrare l’attenzione su un periodo solo di fioritura (e magari una ripresa in autunno con le foglie) con una massa piena e ricca e creare soluzioni per altri periodi in altri posti.
Se invece siamo su un terrazzo, le soluzioni sono diverse, perché è più difficile giocare con la profondità.
Un bellissimo accostamento può essere fatto con le graminacee scegliendo specie dal portamento analogo, come ad esempio il Pennisetum alopecuroides, magari creando una linea di vasi tutti uguali: ovviamente quando le spiree saranno in fiore, le graminacee saranno appena all’inizio, ma poi ci sarà una bellissima linea di fogliame ricadente, con due toni diversi di verde in estate e un contrasto di beige e giallo, con le infiorescenze rosate del pennisetum che riprendono l’arancio delle foglie delle nostre spiree.
Se amate lo stile minimal, fermatevi qui; se invece vi piace più colore, create una prima linea di piante basse, magari ricadenti dalle fioriere; non vi faccio un elenco perché le opzioni sono praticamente infinite.
Solo per divertimento, e come suggerimento per farvi elaborare in autonomia:
- edere e pervinche per un contrasto di toni e creare una base sempreverde scura e lucida
- heuchere, alchemille, tiarelle per un contrasto di forma e tessitura
- coreopsis o pelargoni per una botta di colore
- senecio per far fluttuare le nostre spiree su una nuvola d’argento
- …
Allora, siete pronti a giocare?
Se invece vi sentite un po’ indecisi, per maggiori informazioni o per una consulenza più approfondita, sapete dove rivolgervi… http://www.albaspinait.com