A maggio e giugno è quasi ovvio occuparsi di rose, e non voglio distinguermi troppo proponendo un argomento diverso.
Come tutti sappiamo, le rose hanno bisogno di spazio per le radici e quindi patiscono ad essere coltivate in vaso. Ovviamente, si può fare, ma nessuna rosa né arbustiva né tantomeno rampicante, riuscirà a svilupparsi e a crescere sana in un vaso sul terrazzo o sul balcone.
E allora? Chi non ha un giardino deve rinunciare alle rose?
La risposta brutalmente onesta è: si.
Se proprio volete, potete farlo: i vegetali in genere sono adattabili, le rose sono molto forti e quindi riusciranno in qualche modo a crescere e anche a fiorire, ma non aspettatevi quelle cascate di fiori che si vedono nelle foto dei giardini.
E quindi, di cosa scrivo in questo post?
Le rose che piacciono a me sono tutte vigorose e di grande sviluppo:
– le rugose, che devono essere lasciate libere di svilupparsi, al più “contenendole” a 150cm di altezza e larghezza (ma non di meno)
– le rose botaniche, come la pimpinellifolia, che fiorisce una sola volta ma poi si riempie di bacche scure, vere perle nere
– la rampicante più “odiata” dai manutentori di giardini, Albéric Barbier, che cresce vigorosissima, fa lunghissimi tralci molto spinosi, sta bene sia al sole che in ombra parziale e non patisce il mal bianco (si capisce che la amo?)
Se però non avete un giardino ma non volete rinunciare a una rosa ve ne suggerisco due, per creare due contenitori in compagnia di altre piante.
Prima una arbustiva: una bianca di Meilland scelta fra le rose paesaggistiche; è vero, non sono profumate, ma non patiscono nulla e fioriscono a lungo, a condizione di essere abbastanza puntuali nel taglio dei mazzetti sfioriti.
(la foto dal catalogo di Franco Veimaro)
Se potete, posizionate una fioriera rettangolare davanti a un grigliato: mettete due rose ai lati della fioriera e un caprifoglio al centro, da far crescere sul grigliato. In questo modo avrete una lunghissima fioritura e il caprifoglio coprirà con il suo profumo il “difetto” della rosa. Se proprio volete strafare, inserite sul davanti della fioriera qualche pervinca ricadente e dei narcisi, e vi assicurerete un angolo mai spoglio e fiorito a partire da marzo/aprile.
Poi una rampicante: qui è meglio scegliere una rosa sarmentosa di piccola taglia, come ad esempio Gold Bunny, sempre di Meilland: è di un bel colore giallo vivo, molto rifiorente.
(ho preso la foto dal catalogo di Nino Sanremo)
Purtroppo, anche qui poco profumo, quindi la possiamo associare sul terrazzo a una bella Salvia purpurea oppure a una Lavanda Hidcote, che resta di taglia piccola.
In questo caso, secondo me è meglio tenere la rosa in un vaso separato, profondo almeno 50cm, ovviamente addossato a una ringhiera o a un grigliato. Di fronte create il livello di primo piano con una fila di vasi in cui metterete le piante di salvia o di lavanda, scegliete voi se uguali ma di taglia più piccola oppure in contrasto. Io personalmente non amo molto i vasi colorati, un mio vicino ha una fila di vasi color lilla pieni di petunie ricadenti rosa e viola, e confesso che, pur rispettando tutte le regole degli accostamenti di colore, non mi dicono nulla. Però come sempre si tratta di gusti. Vi suggerisco di limitare la scelta a una sola pianta di primo piano, la salvia oppure la lavanda: soprattutto in piccoli spazi è meglio non strafare e mantenere un disegno pulito e semplice.
Vi lascio con alcune foto del giardino: la rosa rampicante è Albéric Barbier (qui niente vaso, mi spiace) mentre la siepe bianca di rose arbustive è fatta dalle bianche di Meilland di cui scrivevo prima.