Li ch’un – Yu shui, Inizio della primavera e Acqua piovana (4/2/2013-4/3/2013)

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Questo periodo è l’inizio dell’anno in Cina.

In realtà il calendario cinese è luni-solare, cioè considera sia i mesi lunari sia gli eventi astronomici legati alla posizione della Terra rispetto al Sole.

I 24 periodi, quasi tutti di 14 giorni l’uno, che suddividono l’anno e che danno il nome a questi post, sono determinati in base alla posizione del Sole rispetto ai segni zodiacali.

A questi si sovrappongono i mesi lunari, che iniziano con la luna nuova.

Ecco quindi che si verifica uno strano paradosso: ci sono due capodanni! Uno calcolato secondo il calendario lunare e che nel 2013 cade il 10 febbraio e l’altro calcolato secondo i periodi solari e che quest’anno cade il 4 febbraio.

Che differenza c’è fra i due, a parte l’ambiguità di non sapere in che anno siamo per un certo numero di giorni?

Il primo (10 febbraio) è quello tradizionalmente utilizzato per i festeggiamenti; il secondo (4 febbraio) è quello usato nelle discipline ispirate alla metafisica cinese, come il Ba Zhi (l’astrologia) e il Feng Shui (la geomanzia).

In entrambi i casi, però, questo mese rappresenta l’inizio della primavera.

E’ un po’ strano pensarlo in questo periodo, dopo un inverno (almeno qui da me) decisamente mite e secchissimo: fa ancora freddo, la terra e le zolle sono ancora dure.

Ma se si usano le ore centrali, possibilmente in una giornata di sole, per iniziare le pulizie di fine inverno, allora questo fatto appare assolutamente evidente.

 

Fra le foglie secche, che io di solito lascio durante l’inverno a protezione della terra e delle radici, cominciano a comparire le prime nuove foglie delle erbacee perenni, dalla terra spuntano i nasini dei tulipani, le nuove foglie degli iris, mentre le foglie di narcisi e crochi, più coraggiosi, sono già più alte.

 

 

E poi ci sono i boccioli degli arbusti a fioritura precoce: Cornus, Chaenomeles, Mahonia, Viburno.

Quest’anno i colori delle foglie della Mahonia e del Cotoneaster franchetii mi sembrano più metallici del solito, a coronare per la prima i boccioli delle infiorescenze che fra qualche settimana esploderanno gialle al sole, e per il secondo le ultime bacche rimaste a fine inverno.

 

 

Mentre, pulendo l’erba secca intorno ai Chaenomeles, una sorpresa: alcuni frutti caduti sono rimasti protetti e riparati; un altro segno di quanto sia stato asciutto questo inverno.

E allora speriamo nella seconda parte del mese “acqua piovana”.