Questo è il periodo delle talee semilegnose e delle talee di rose.
Se volete capire quali sono i giorni migliori per questo lavoro, bello e gratificante, scaricate il calendario dei lavori del mese –> Agosto biodinamico 2016
Questo metodo si applica soprattutto agli arbusti aromatici: alloro, salvia, rosmarino, ruta, lavanda, timo, artemisia.
Adatto anche al falso gelsomino, edera, passiflora, Rubus, Vinca major e minor (anche se qui tecnicamente si dovrebbero definire più correttamente propaggini…), Lonicera, Berberis, lauroceraso, Mahonia, viburno.
Per la moltiplicazione delle rose esistono due scuole di pensiero: chi ama le talee e chi ama gli innesti.
Io faccio parte del primo gruppo, forse soprattutto perché le rose che mi piacciono sono le specie botaniche, gli ibridi “antichi” e le rose rugose e tutte vengono molto bene da talea.
Poiché sono piante che tendono a produrre polloni, soprattutto nei primi anni, la moltiplicazione da talea non pone nessun problema e si possono lasciare i polloni, o addirittura estrarli con parte della radice per ottenere nuovi esemplari (soprattutto le rose rugose hanno questa caratteristica, di produrre polloni radicali).
Anche le rampicanti, soprattutto quelle più vigorose, come ad esempio Alberic Barbier oppure le banksiae, in questo periodo hanno sviluppato lunghi rami flessibili: piegateli e interrateli per farne delle propaggini: dovrete però lasciarli in terra, legati ad un bastoncino, per un anno prima che la radice si sia sviluppata e possiate tagliare la propaggine dalla pianta-madre.
Non sono una persona previdente, e quindi non ho foto di talee o propaggini fatte da me, e in questo momento non ho a disposizione un bellissimo libretto dei Fratelli Roda, l’Almanacco del Giardiniere che, oltre a riportare utilissimi consigli sui lavori da fare in giardino ogni mese, ha anche stupendi disegni d’epoca. Spero di ricordarmi di inserire qualche immagine in un prossimo post.
Andate quindi a trovare i vostri amici con un giardino, portate loro alcune talee appena tagliate e proponete uno scambio.
E ricordatevi che, soprattutto per le rose, dovrete avere pazienza: le talee devono starsene tranquille nel vaso all’aperto, in un posto fresco e ombroso fino all’autunno; potrete poi spostarle in un angolo un po’ riparato per l’inverno, dove però possano ricevere la pioggia e, magari, anche la neve. La prossima primavera potrete estrarre delicatamente le talee e rinvasare singolarmente quelle che avranno sviluppato un nuovo apparato radicale e avranno prodotto nuove gemme.
Se il posto definitivo della nuova piantina è la terra, fatela crescere in vaso ancora almeno un anno: a differenza delle piante nate da seme, che prima sviluppano le radici e poi la struttura aerea, le talee sono “sbilanciate” per i primi due anni e non sarebbero quindi in grado di competere con le vicine in un’aiuola. Dopo questo periodo iniziale, però, si svilupperanno belle e forti e, soprattutto, senza il problema dei polloni!